Pesca

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PROGETTO ADRISMARTFISH AZIONE 4.3_2021

Programma Interreg Italia-Croazia 2014-2020 – Progetto Adrismartfish Id 1004578, Affidamento Del Servizio Di Supporto Alla Sperimentazione Di Azioni Pilota Per La Valorizzazione Della Piccola Pesca Nel Territorio Regionale – Cig 8595692d6c; Cup H41c19000000007; Cui S80008630420202000012

La Regione Marche è partner del Progetto AdriSmartFish, co-finanziato dal Programma INTERREG Italia–Croazia 2014-2020, che ha come obiettivo principale la valorizzazione della sostenibilità della piccola pesca nelle Regioni Adriatiche. Approfittando delle grandi caratteristiche di adattabilità e di flessibilità della piccola pesca, il progetto intende promuoverne l’assunzione a paradigma per l’attuazione di una strategia di gestione integrata della fascia costiera, nel contesto di un approccio ecosistemico. A tal fine, AdriSmartFish prevede la sperimentazione di azioni pilota a livello regionale e transfrontaliero volte a rafforzare la sostenibilità della piccola pesca anche in termini di valore aggiunto sul mercato, stimolare l’aggregazione degli operatori della piccola pesca ed il coinvolgimento attivo di forme aggregate esistenti o di nuova costituzione (consorzi, associazioni, cooperative della piccola pesca) regionali e transfrontaliere, promuovere innovazione di mercato e di governance di settore.

L’azione pilota 4.3Sperimentazione di misure gestionali a livello tecnico, spaziale e temporale volte a garantire un prelievo sostenibile delle risorse alieutiche e di misure volte alla tracciabilità del prodotto” ha come obiettivo la sperimentazione di linee guida gestionali condivise volte a promuovere e migliorare la sostenibilità della piccola pesca in Adriatico, nella prospettiva di definire e attuare un protocollo di sostenibilità condiviso con gli operatori, le istituzioni e gli enti scientifici delle regioni italiane e croate coinvolte nel progetto ed eventualmente registrare un marchio europeo di sostenibilità che valorizzi, promuova e tuteli il valore del prodotto da piccola pesca.

L’attività di pesca sperimentale è stata effettuata in collaborazione dell’Istituto scientifico privato “Partners in Service srl” con 4 imbarcazioni attrezzate per l’attività di piccola pesca appartenenti al consorzio CO.GE.PA di San Benedetto del Tronto con tre sistemi di pesca stagionali:

  • Nasse e/o cogolli da seppie
  • Reti ad imbrocco da sogliole e canocchie
  • Cestini per lumachine di mare

Ciascuna imbarcazione ha utilizzato:

  • 60 cestini con maglia minima da 23 mm stirata e 60 cestini a maglia tradizionale 18 mm per la pesca della lumachina di mare
  • 100 nasse per la pesca delle canocchie
  • transponder AIS per consentire il monitoraggio continuo della navigazione e dell’attività di pesca da parte dell’Università Ca’ Foscari – partner scientifico per l’area italiana di progetto

Per la sperimentazione sono stati selezionati degli attrezzi specifici per ogni specie target volti ad un prelievo sostenibile:

  • Per la Sogliola: Reti da imbrocco con una maglia minima di 72 mm (stirata): sono costituite da fasce di rete singole, doppie o triple (tremagli) che possono essere impiegate vicino alla superficie, a mezz’acqua o sul fondo, in cui i pesci si aggrovigliano e si incastrano.
  • Per la Canocchia: Nasse come attrezzo alternativo alle rete ad imbrocco: Si tratta di attrezzi di varia forma e materiale, che vengono calati sul fondo o sospesi nella colonna d’acqua, dopo essere stati convenientemente innescati. Sono costruiti in modo tale da permettere l’ingresso del pesce (attirato da esche naturali o artificiali), ma non l’uscita.
  • Per le Lumachine di mare: Cestini con maglia minima di 23 mm (stirata) e maglia tradizionale (18mm) che sono una tipologia di nassa a forma troncoconica che poggia stabilmente sul fondo con la base maggiore mentre l’apertura d’ingresso per le prede è rappresentata dalla base superiore più piccola.
  • Per le Seppie: Nasse e/o Cogolli, costituiti da una rete metallica o di plastica con, all’estremità, un “imbuto”. L’esca appesa all’interno costringe il pesce, attirato dall’esca, ad entrare forzando le maglie posizionate sulla bocca della strozzatura. In questo modo la preda non è poi più in grado di lasciare la trappola.

La Seppia ha un periodo di pesca effettivo che va da Marzo a Giugno, dopodiché  sono state prese in esame le uova, che rimangono aderenti alla nassa, per un monitoraggio sul tasso di natalità della specie in oggetto. Le uova, di colore nero, hanno l’aspetto di acini d’uva ed hanno un peso medio di circa mezzo grammo con una lunghezza media di poco inferiore al centimetro e vengono deposte dalle seppie fuori e dentro gli attrezzi da pesca.

Le nasse, di qualsiasi forma e dimensione, sono state scelte per il loro basso impatto ambientale in quanto il novellame o le specie sottodimensionate possono essere rilasciate vive o spesso possono autonomamente fuoriuscire grazie alla dimensione delle maglie della trappola. 

Ciascuna imbarcazione coinvolta ha garantito il numero minimo di 48 battute complessive di pesca e l’attività di raccolta dei dati di ogni operazione di pesca sperimentale da parte degli operatori coinvolti in ciascuna delle imbarcazioni è avvenuta tramite la compilazione del log-book, sull’apposito modello fornito dalla P.F. Economia Ittica.

         

         

   

Nell’ambito dell’Evento finale Adrismartfish che si è tenuto presso il Villaggio della piccola pesca di Grottammare (AP) il 30.10.2021, i pescatori del CO.GE.PA di San Benedetto del Tronto hanno svolto un’azione informativa e dimostrativa in campo, rivolta agli operatori della piccola pesca regionali e provenienti dalle aree del progetto, sugli attrezzi sostenibili utilizzati e sulle modalità di pesca delle specie target nella sperimentazione del Progetto, volte a garantire un prelievo sostenibile delle risorse alieutiche dell’Adriatico.

         

  

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PROGETTO ADRISMARTFISH AZIONE 4.3_2021

Programma Interreg Italia-Croazia 2014-2020 – Progetto Adrismartfish Id 1004578, Affidamento Del Servizio Di Supporto Alla Sperimentazione Di Azioni Pilota Per La Valorizzazione Della Piccola Pesca Nel Territorio Regionale – Cig 8595692d6c; Cup H41c19000000007; Cui S80008630420202000012

La Regione Marche è partner del Progetto AdriSmartFish, co-finanziato dal Programma INTERREG Italia–Croazia 2014-2020, che ha come obiettivo principale la valorizzazione della sostenibilità della piccola pesca nelle Regioni Adriatiche. Approfittando delle grandi caratteristiche di adattabilità e di flessibilità della piccola pesca, il progetto intende promuoverne l’assunzione a paradigma per l’attuazione di una strategia di gestione integrata della fascia costiera, nel contesto di un approccio ecosistemico. A tal fine, AdriSmartFish prevede la sperimentazione di azioni pilota a livello regionale e transfrontaliero volte a rafforzare la sostenibilità della piccola pesca anche in termini di valore aggiunto sul mercato, stimolare l’aggregazione degli operatori della piccola pesca ed il coinvolgimento attivo di forme aggregate esistenti o di nuova costituzione (consorzi, associazioni, cooperative della piccola pesca) regionali e transfrontaliere, promuovere innovazione di mercato e di governance di settore.

L’azione pilota 4.3Sperimentazione di misure gestionali a livello tecnico, spaziale e temporale volte a garantire un prelievo sostenibile delle risorse alieutiche e di misure volte alla tracciabilità del prodotto” ha come obiettivo la sperimentazione di linee guida gestionali condivise volte a promuovere e migliorare la sostenibilità della piccola pesca in Adriatico, nella prospettiva di definire e attuare un protocollo di sostenibilità condiviso con gli operatori, le istituzioni e gli enti scientifici delle regioni italiane e croate coinvolte nel progetto ed eventualmente registrare un marchio europeo di sostenibilità che valorizzi, promuova e tuteli il valore del prodotto da piccola pesca.

L’attività di pesca sperimentale è stata effettuata in collaborazione dell’Istituto scientifico privato “Partners in Service srl” con 4 imbarcazioni attrezzate per l’attività di piccola pesca appartenenti al consorzio CO.GE.PA di San Benedetto del Tronto con tre sistemi di pesca stagionali:

  • Nasse e/o cogolli da seppie
  • Reti ad imbrocco da sogliole e canocchie
  • Cestini per lumachine di mare

Ciascuna imbarcazione ha utilizzato:

  • 60 cestini con maglia minima da 23 mm stirata e 60 cestini a maglia tradizionale 18 mm per la pesca della lumachina di mare
  • 100 nasse per la pesca delle canocchie
  • transponder AIS per consentire il monitoraggio continuo della navigazione e dell’attività di pesca da parte dell’Università Ca’ Foscari – partner scientifico per l’area italiana di progetto

Per la sperimentazione sono stati selezionati degli attrezzi specifici per ogni specie target volti ad un prelievo sostenibile:

  • Per la Sogliola: Reti da imbrocco con una maglia minima di 72 mm (stirata): sono costituite da fasce di rete singole, doppie o triple (tremagli) che possono essere impiegate vicino alla superficie, a mezz’acqua o sul fondo, in cui i pesci si aggrovigliano e si incastrano.
  • Per la Canocchia: Nasse come attrezzo alternativo alle rete ad imbrocco: Si tratta di attrezzi di varia forma e materiale, che vengono calati sul fondo o sospesi nella colonna d’acqua, dopo essere stati convenientemente innescati. Sono costruiti in modo tale da permettere l’ingresso del pesce (attirato da esche naturali o artificiali), ma non l’uscita.
  • Per le Lumachine di mare: Cestini con maglia minima di 23 mm (stirata) e maglia tradizionale (18mm) che sono una tipologia di nassa a forma troncoconica che poggia stabilmente sul fondo con la base maggiore mentre l’apertura d’ingresso per le prede è rappresentata dalla base superiore più piccola.
  • Per le Seppie: Nasse e/o Cogolli, costituiti da una rete metallica o di plastica con, all’estremità, un “imbuto”. L’esca appesa all’interno costringe il pesce, attirato dall’esca, ad entrare forzando le maglie posizionate sulla bocca della strozzatura. In questo modo la preda non è poi più in grado di lasciare la trappola.

La Seppia ha un periodo di pesca effettivo che va da Marzo a Giugno, dopodiché  sono state prese in esame le uova, che rimangono aderenti alla nassa, per un monitoraggio sul tasso di natalità della specie in oggetto. Le uova, di colore nero, hanno l’aspetto di acini d’uva ed hanno un peso medio di circa mezzo grammo con una lunghezza media di poco inferiore al centimetro e vengono deposte dalle seppie fuori e dentro gli attrezzi da pesca.

Le nasse, di qualsiasi forma e dimensione, sono state scelte per il loro basso impatto ambientale in quanto il novellame o le specie sottodimensionate possono essere rilasciate vive o spesso possono autonomamente fuoriuscire grazie alla dimensione delle maglie della trappola. 

Ciascuna imbarcazione coinvolta ha garantito il numero minimo di 48 battute complessive di pesca e l’attività di raccolta dei dati di ogni operazione di pesca sperimentale da parte degli operatori coinvolti in ciascuna delle imbarcazioni è avvenuta tramite la compilazione del log-book, sull’apposito modello fornito dalla P.F. Economia Ittica.

         

         

   

Nell’ambito dell’Evento finale Adrismartfish che si è tenuto presso il Villaggio della piccola pesca di Grottammare (AP) il 30.10.2021, i pescatori del CO.GE.PA di San Benedetto del Tronto hanno svolto un’azione informativa e dimostrativa in campo, rivolta agli operatori della piccola pesca regionali e provenienti dalle aree del progetto, sugli attrezzi sostenibili utilizzati e sulle modalità di pesca delle specie target nella sperimentazione del Progetto, volte a garantire un prelievo sostenibile delle risorse alieutiche dell’Adriatico.